Nucleare

Fissione

  • C'è l'intenzione di portare il numero di centrali nucleari da 433 a 1000 nel giro di una o due decadi; questo comporterà un notevole aumento del rischio incidenti; anche se il numero totale, in realtà dovrebbe tener conto anche delle centrali che verrebbero spente per raggiunti limiti di vita (troppo vecchie). Il totale di quelle attive non dovrebbe essere superiore alle 700; quindi la quantità di energia prodotta, non dovrebbe avere incrementi considerevoli.
  • L'uranio presente sulla Terra, come abbiamo già detto, se venisse sfruttato intensamente potrebbe soddisfare il fabbisogno di energia elettrica mondiale, per 50 anni; Se invece si utilizzassero per soddisfare il fabbisogno energetico totale, esse si esaurirebbe nel giro di soli 7 anni (tempo insufficiente per ammortizzare i costi della sola centrale);
  • L'intenzione è quella di utilizzare dei nuovi reattori nucleari di IV generazione che siano capaci di utilizzare anche l'Uranio 238 che rappresenta il 99,4% di tutto l'uranio presente in natura, quindi aumenterebbero le scorte di uranio di 140 volte. L'Uranio 238 dovrebbe prima essere convertito in plutonio 239 (che è velenoso e altamente radioattivo) a un costo non indifferente e poi essere utilizzato, questo però aumenta i rischi radioattivi notevolmente, anche se il combustibile sarebbe molto maggiore.
  • Questi nuovi tipi d'impianti, come abbiamo già detto, hanno tanti altri problemi al solo vantaggio di utilizzare scorte molto più abbondanti.
  • Ci sarebbe anche l'intenzione di utilizzare altri elementi (Torio: Th), ma qui siamo ancora nella fase prototipale, manca la fonte di neutroni per fare la fissione.

Fusione

  • dalla fusione si potrebbe ottenere un'energia quasi infinita, però i costi per preparare i reagenti (deuterio e trizio) sono elevati e poi richiede centrali molto costose con tecnologia ancora non matura e quindi reattori in fase prototipale.
  • Il Tokamak è un reattore a fusione nucleare dal costo di 25 miliardi di $ che contiene più metallo della Torre Eiffel Parigina. Il problema è che questo reattore non è ancora riuscito a dimostrare la fattibilità del progetto. I costi per mantenerlo acceso sono notevoli e il plasma al suo interno si è rivelato molto instabile; il rischio di incidenti è elevato visto le temperature in gioco (oltre cento milioni di gradi).
  • La ricerca deve fare ancora dei passi avanti, ma i tempi si prevedono lunghi.
  • La speranza è quella di poter utilizzare anche la fusione a fredda (a temperatura ambiente), ma anche qui la ricerca non ha prodotto ancora niente di reale.

Annichilazione (antimateria)

  • Mentre per la fusione si è già passati alla realizzazione del primo reattore nucleare, per quanto riguarda l'annichilazione è una reazione possibile (tra materia e antimateria) che però viene realizzata solo negli acceleratori di particelle.
  • Ancora non si conosce un modo semplice ed economico per produrre antimateria e quindi lo sfruttamento di tale processo è ancora solo un'ipotesi.

Conclusioni

Le reazioni nucleari (che interessano il nucleo degli atomi) sprigionano una quantità enorme di energia (14 MeV), se paragonate a quella di combustione delle fonti fossili (reazioni che interessano gli elettroni dell'atomo: 5 eV), oppure a quella delle fonti rinnovabili.

Le forme di energia nucleare qui menzionate, hanno il vantaggio di sprigionare quantità enormi di energia da quantità piccole di materia.
Il problema che la tecnologia e anche la teoria che ci sta dietro non è riuscita a trovare un modo conveniente di sfruttarle.

Il Pianeta ha bisogno di grandi quantità di energia a buon mercato; progresso e innovazione in questo settore sarebbe una delle poche speranze che abbiamo.