Introduzione

La forza di gravità è stata la prima forza ad essere osservata dall'uomo.

Isaac Newton con la sua legge sulla Gravitazione Universale (5 lug 1687), riteneva che la Gravità avesse le seguenti caratteristiche:

  1. E' una Forza
  2. Si esercita tra le Masse
  3. Interagisce a distanza immediatamente
  4. Non si può schermare (trasparenza perfetta delle masse)

Albert Einstein cambiò radicalmente il modo di vedere la Gravità.
Eistein con la sua Relatività Generale (1916) riteneva che:

  1. Le masse curvano lo spazio-tempo
  2. Lo spazio-tempo dice alle masse come muoversi
  3. Anche la luce segue la curvatura dello spazio-tempo

Einstein riteneva che la Gravità non è una forza, ma la curvatura dello spazio tempo.

Alessandro Pulvirenti: (22 Marzo 2020) ritiene che la Gravità è mediata dai gravitoni, ed ha le seguenti caratteristiche:

  1. E' una Forza (come disse Newton)
  2. Si esercita tra quantità di Energia o Masse equivalenti
  3. E' mediata da una particella (il Gravitone) che si muove alla velocità della luce
  4. Il campo gravitazionale generato dall'enerme quantità di gravitoni emessi dalle masse/energia, è quello che viene sentito a distanza;
  5. Le masse sono semi-trasparenti alla gravità (se no, non la sentirebbero).
Legge della Gravitazione Universale

Newton scrisse la legge della gravitazione universale, ma lui in primis non riusciva a spiegarsi come tale forza potesse agire istantaneamente su dei corpi a notevole distanza.

Nel 1692, nella sua terza lettera a Bentley, scrisse:
"Che nel vuoto un corpo possa agire a distanza su un altro senza la mediazione di qualsiasi altra cosa, per mezzo e attraverso la quale la loro azione e la loro forza possano essere trasferite dall'uno all'altro, è per me un'assurdità così grande a cui, credo, nessun uomo con competenze in questioni filosofiche potrebbe mai credere".

L'errore di Newton fu quello di pensare che, un qualcosa (una particella diremmo oggi) doveva partire da una massa e arrivare nell'altra, immediatamente, ogni volta che le masse si spostavano.

Es: essendo la distanza tra il sole e i pianeti enorme, anche la luce impiegava minuti/ore per raggiungerli; non si spiegava come potesse il sole (in questo caso) controllare costantemente l'orbita dei pianeti che altrimenti sarebbero diventate instabili.

In realtà il gravitone è emesso alla velocità della luce e forma un campo gravitazionale che agisce sulle masse.

Gravitone (g)

Caratteristica Descrizione / valore
Cos'é è un mediatore (bosone) della forza gravitazionale
Emessa da tutte le particelle aventi massa e dalle onde elettromagnetiche (energia)
Costituisce il campo gravitazionale
Energia Eg = 9,20310179 * 10-33 eV
Velocità c (la velocità della luce)
Caratteristica Vettore velocità e vettore forza (Eg) hanno stessa direzione ma verso opposto
Forza cede la sua energia (Eg) alle masse, causandone il cambiamento della quantità di moto (q)
Oscillazione la particella oscilla dallo stato gravitone (attrattivo) allo stato energitone (repulsivo), ogni volta che percorre uno spazio pari alla propria lunghezza d'onda
Assorbimento sono semi-trasparenti alle masse, questo vuol dire che ne vengono assorbiti solo una piccolissima percentuale da ogni massa che incontrano
2a legge della realtà

La forza di gravità deve le sue caratteristiche alle proprietà dei gravitoni.
Tutte le proprietà dei gravitoni si trasformano in fattori nell'equazione della legge della forza di gravità, e determinano come tale forza si comporta.


Fattore relativo all'assorbimento dei gravitoni

Assorbimento dei gravitoni che si muovono alla velocità della luce.


Semi-trasparenza delle masse ai gravitoni

Una massa assorbe così pochi gravitoni che non riesce a schermarli ad eventuali altre masse poste dietro.
L'assorbimento delle masse paragonabile a quello dei pianeti, risulta trascurabile;
se invece si vogliono trattare corpi più massicci come le stelle di neutroni o i buchi neri, tale assorbimento non è più trascurabile.

Fattore relativo all'auto-assorbimento dei gravitoni

Anche le masse che emettono i gravitoni, in parte li riassorbono.


Auto-assorbimento dei gravitoni

Tale assorbimento avviene anche all'interno dello stesso corpo che li emette, tenendo unite le farie parti del corpo.

L'auto-assorbimento rende NON equivalenti la massa inerziale con quella gravitazionale; la differenza, per corpi poco massicci, si nota intorno alla 17a cifra decimale.


Principio di equivalenza tra massa gravitazionale e massa inerziale

L'auto-assorbimento rende NON equivalenti la massa inerziale con quella gravitazionale; la differenza, per corpi poco massicci, si nota intorno alla 17a cifra decimale.

Fattore relativo a: 4 p greco r2

Superficie della sfera di emissione dei gravitoni.


Intensità flusso gravitoni

L'intensità del flusso di gravitoni dipende dalla superficie della sfera avente raggio pari alla distanza tra le masse.
Maggiore è la distanza tra le masse e maggiore sarà la sfera su cui vengono inviati i gravitoni, di conseguenza minore sarà l'intensità del flusso per unità di superficie.

Fattore relativo alla velocità delle masse
Segno Vr direzione masse fattore forza di gravità
(-) negativo si avvicinano (1 - (-Vr)/c) = (1 + Vr/c) > 1 aumenta
(+) positivo si allontanano (1 - (+Vr)/c) = (1 - Vr/c) < 1 diminuisce

Lente gravitazionale

La deflessione della luce quando passa vicino a una grande massa.

La legge di Newton prevedeva una deflessione dei raggi luminosi che è metà di quella reale.

La Relatività di Einstein, considerando anche la curva dello spazio-tempo, calcolava correttamente la curvatura dei raggi luminosi, pari al doppio di quella prevista da Newton.


In questo caso, la velocità Vr relativa è pari alla velocità della luce, con segno negativo, visto che si sta avviciando.
Il fattore diventa pari a (1 - (-c/c)) = 1 + 1 = 2 volte la forza di gravità di Newton.

Quindi non c'è nessuna esigenza di piegare lo spazio-tempo per ottenere il valore corretto e la Relatività Generale di Einstein diventa solo un caso particolare della 2a legge della realtà.


Simulazione orbita di Mercurio

Applicando la legge di Newton (a sinistra) e quella di Pulvirenti (a destra).

Si può vedere come la legge di Newton prevede una traiettoria stabile; mentre con la legge di Pulvirenti si ottiene la precessione dell'orbita di Mercurio.


Traiettoria asteroide Oumuamua

L'asteroide interstellare Oumuamua ha avuto un'orbita leggermente diversa da quella prevista dalla legge di Newton, proprio perché le masse si muovevano con una velocità relativa abbastanza elevata.
Prima l'asteroide si è avvicinato al Sole e poi se ne è allontanato.
Generalmente i pianeta hanno una bassissima velocità relativa di avvicinamento o allontanamento, l'eccezione è Mercuriuo.

Durante il passaggio al perielio è stata registrata un'accelerazione non gravitazionale (o per meglio dire, una minore decelerazione)
pari a circa 0,000005 m/s², che è lo stesso fattore che si osserva utilizzando la velocità relativa (radiale) dell'asteroide rispetto al Sole, nel formula citata sopra.

L'asteroide, allontanandosi dal Sole, riceve una minore forza di gravità (fattore < 1) che corrisponde a una minore decelerazione, equivalente a una piccola accelerazione

Fattore relativo all'oscillazione del gravitone
Risultato direzione masse forza di gravità
+1 r < λg attrattiva
-1 r > λg repulsiva

Universo stazionario

I gravitoni sono particelle oscillanti (come i neutrini).
Dopo aver percorso una distanza pari alla loro lunghezza d’onda, si ritrasformano in energitoni, invertendo la loro forza.

L'Universo è statico perché: in grandissima scala (superiore alla lunghezza d'onda del gravitone), le forze attrattive e quelle repulsive si annullano, evitando così che l'Universo collassi su se stesso, oppure che si espanda.

Nell'Universo la quantità di energitoni che si trasforma in gravitoni è pari a quella che da gravitoni si ritrasforma in energitoni, raggiungendo così l'equilibrio.

Confronto con le altre teorie
Azione a distanza istantanea
Era il problema che non era riuscito a spiegare Newton.
I gravitoni sono emessi in tutte le direzioni in quantità enorme e si propagano, alla velocità della luce, in tutte le direzioni.
Le masse vengono influenzate anche a grande distanza, perché risentono dei gravitoni emessi precedentemente e che hanno raggiunto il corpo alla velocità della luce.
Precessione del perielio di Mercurio
Il sole non è immobile al centro del sistema solare, ma si muove in base alla posizione dei pianeti che lo attraggono. Tale cambiamento di posizione influisce sull'emissione dei gravitoni che vengono emessi in una posizione diversa. Tale cambiamento di posizione influisce sull'orbita di Mercurio che è quello più vicino e che ha velocità maggiore.
Deviazione dei raggi luminosi
La deviazione dei raggi luminosi risulta correttamente il doppio di quella prevista dalla legge di Newton, in quanto le onde elettromagnetiche emettono gravitoni per un valore uguale all'energia totale posseduta e non la metà come per le masse
Massa gravitazionale e inerziale
La differenza si percepisce alla diciassettesima cifra decimale. L'auto assorbimento dei gravitoni, da parte della massa che li emette, è ciò che differenzia le due masse.